Cristiano Bettini è nato a Rimini nel 1950. Dopo studi classici, ha frequentato l’Accademia navale di Livorno e ha poi intrapreso la carriera militare. La sua lunga esperienza professionale  e di Comando a bordo di navi militari, tra cui due transatlantiche a vela, lo ha portato a svolgere incarichi direttivi nella pianificazione e nella gestione operative delle Forze Armate, sia presso lo Stato Maggiore della Marina che presso quello della Difesa. Dal 2002 al 2005 è stato Addetto per la Difesa e la Marina in Gran Bretagna, con accreditamento per l’Irlanda. Ha altresì maturato numerosi anni di esperienza nel settore della formazione e del personale, quale comandante dell’Accadamia Navale, Ispettore delle scuole e Direttore per l’impiego del personale della Marina militare. E’ laureato magistrale in Scienze Navali e maritime ed in Scienze politiche. Ha pubblicato  La formazione etica (Laurus, 2012) e Processi decisionali in ambiente complesso (2014).


MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Il libro dell’Ammiraglio Cristiano Bettini non è un saggio ma un trattato di geopolitica, di organizzazione militare, “il modello di proiezione romano alla prova d’oltremare raccontato da un marinaio”, (come riportato nell’occhiello in copertina).

Quando il libro ha aderito al Premio mi sono subito resa conto che non avrebbe potuto concorrere alla pari con gli altri, nella sezione dedicata alla saggistica. Ho deciso che avrebbe meritato quel “Premio Speciale” riservato a libri speciali, a prescindere dall’argomento trattato. Ma non l’ho detto agli altri giurati. Ho avuto però la conferma della mia scelta al momento di tirare le somme, una volta ricevute le schede di valutazione: Oltre il fiume Oceano aveva affascinato tutti (o quasi), per la sua precisione e la sua voglia di comunicare un’impresa durata tre secoli, iniziata con Giulio Cesare, proseguita con Claudio e completata da Costanzo Cloro.

Il Fiume Oceano è La Manica, fiume di confine tra il regno dei vivi e quello dei morti e i romani non osavano varcare quel braccio di mare. La logistica fu l’arma vincente per affrontare l’impresa. E come è sempre accaduto nelle campagne militari dell’Impero Romana, le terre scoperte e conquistate hanno dato e ricevuto. Le tracce e l’eredità sono ancora lì a testimoniarlo.

L’esperienza britannica dell’Ammiraglio Bettini quale Addetto Militare presso l’Ambasciata italiana a Londra ha dato lo spunto ad una ricerca meticolosa e la passione per la materia si respira in ogni capitolo. Peccato che la Brexit ci allontani da quella Britannia.

Patrizia Melani Marincovich