MOTIVAZIONE

Lungo le coste della Scozia tempeste terribili  hanno ridotto a brandelli rocce apparentemente impossibili da scalfire, eppure la collera atlantica le ha scalfite e come. Addirittura si pensa che alcuni guardiani di fari siano stati portati via dal vento. Figuriamoci con quale spirito la famiglia degli Stevenson, imparentati con Robert Louis Stevenson, il celebre autore de “L’isola del Tesoro”, si sia impegnata a costruire molti dei fari scozzesi. Il viaggio di Claudio Visentin comincia dal  faro costruito da Robert Stevenson, che sorveglia la rotta verso la capitale della Scozia, Edimburgo, al largo dell’estuario del fiume Forth, sulla infida scogliera di Bell Rock, immortalato in un celebre dipinto di Turner, fino a Kinnaird Head, poi a Start Point, costruito nelle Orcadi da Robert Stevenson all’inizio dell’800 e a North Ronaldsay, ideato da Alan Stevenson, figlio di Robert, i due fari di Fair Isle che presidiano il cruciale e trafficato passaggio tra le Orcadi e le Shetland, Sumburgh Head sulle Shetland, ancora dovuto a Robert Stevenson, e Muckle Flugga, il più estremo delle Shetland, progettato da David e Thomas Stevenson, anch’essi figli di Robert. L’autore ci porta pazientemente dentro ai fari, su per le scale a chiocciola, fino alla stanza che contiene la lanterna, dopo aver raggiunto gli edifici compiendo tragitti tortuosi per terra e per mare; leggendo, sembra di sentire l’odore di salmastro, grazie alla  cura dei dettagli e la prosa elegante e suggestiva dell’autore.

Un viaggio su carta che vien subito voglia di ripetere dal vero, tanta è la magia del racconto.

Elisabetta Strickland


BIOGRAFIA AUTORE

CLAUDIO VISENTIN, nato a Milano nel 1964, insegna Storia del turismo all’Università della Svizzera italiana. Studia e racconta i nuovi stili di viaggio sulle pagine del supplemento domenicale del «Sole 24 Ore» e nella sua rubrica per il settimanale svizzero «Azione». Ha scritto con Andrea Bocconi In viaggio con l’asino (Guanda) e con Stefano Faravelli Alla ricerca di don Chisciotte. Un viaggio nelle Mancia (Ediciclo).