Premiazione della 4° Edizione – 11 Aprile 2013
Siamo già arrivati alla 4° edizione del Premio nato per ricordare Carlo. Ho girato l’Italia per cercare libri da far partecipare, ho visitato librerie, chiesto consigli, contattato editori e sottoposto la giuria a letture forzate.
Grazie a tutti per la pazienza e per il tempo che avete dedicato a quest’impresa che, a quanto pare continua a crescere. Così come un grande grazie va agli Armatori e agli atleti che contribuiscono a rendere questo Premio diverso e speciale. Con i loro “cimeli” permettono di far rivivere la vittoria sportiva, anche nel nome di Carlo.
Siamo altresì felici dell’ampia partecipazione: 19 libri e 13 articoli sono tanti per un piccolo premio di soli 4 anni.
BENVENUTO DA PARTE DELL’AMMIRAGLIO
Claudio Gaudiosi, Sottocapo di Stato Maggiore Della Marina Militare
Patrizia Melani ricorda Antonio Soccol amico di Carlo e ideatore del Premio Marincovich a un anno dalla sua scomparsa.
Se ne è andato dopo una lunga “guerra marziana” come ironicamente la definiva lui. Mi mancano i nostri affettuosi battibecchi; mi mancano le nostre lunghe chiacchierate.
Mi ha aiutato ad uscire dal tunnel dopo la morte di Carlo coinvolgendomi nel Premio e fare in modo che ci si potesse ritrovare in questa splendida cornice per parlare di letteratura del mare, tra amici del mare come lo erano sia Antonio che Carlo.
IL PROFESSOR LUIGI PAGANETTO MEMBRO DEL COMITATO D’ONORE
PRESENTA LA 5° EDIZIONE
E descrive i premi della 4° edizione
Alessandra Sensini, l’atleta olimpica della vela mondiale per eccellenza e membro della Giunta Coni, consegna la barra del timone in carbonio di Giovanni Coccoluto, Medaglia d’Oro al Campionato del Mondo under 21 Laser Standard (2012) a Michele Tognozzi.
2° classificato nella sezione ARTICOLI NAVIGAZIONE, per “chiamiamole emozioni”, un lungo e dettagliato reportage sui Giochi Olimpici di Londra 2012 pubblicato su Fare Vela.
Motivazione del Premio:
“Raccontare una gara può essere una semplice cronaca, un semplice resoconto di tempi e classifiche. Quando invece chi racconta si lascia coinvolgere dalla competizione, entra nell’atmosfera della gara, il racconto diventa vivo, denso di emozioni.
Michele Tognozzi nel suo articolo “Chiamiamole Emozioni”, in cui ha raccontato una gara lunga come le Olimpiadi della vela, è riuscito ad entrare nell’atmosfera che si respirava sul campo di regata e sulle banchine, a trasmettere l’emozione dei vincitori e degli sconfitti. È poi andato al di la della gara, analizzando ad esempio le cause da cui è scaturita la disfatta della squadra Italiana o aspetti meno legati ai campi di regata, come il rapporto tra il mondo della vela ed i media, ma sempre riuscendo a coinvolgere il lettore con una prosa scorrevole ed avvincente.”
Andrea Mancini
Alessandro Rinaldi, responsabile del settore Vela d’altura del Circolo Canottieri Aniene di Roma e skipper, consegna il “bow knee”, cioè il ginocchio del dritto di prua del TP52 Aniene 1° Classe che nel 2012 ha vinto di tutto…
- Campionato Italiano d’Altura ORC
- Campionato italiano OFFSHORE
- Campionato Europeo ORCi
- La Giraglia Rolex Cup
- La 3 Golfi
- La Barcolana Classe 0
- La Veleziana Classe 0
- Poi però è arrivato solo 4° alla 151 Miglia
a Giovanni Panella – 1° classificato nella sezione ARTICOLI NAVIGAZIONE, per “Vita di bordo e classi sociali” , un’affascinante ricostruzione storica, pubblicato sulla Rivista Marittima.
Motivazione del Premio:
L’articolo descrive con vivezza la vita a bordo delle navi d’antan, paragonandola a quella delle moderne navi da crociera. L’autore non trascura di sottolineare il rapporto tra confort e sicurezza in mare. Lo stile è conradiano, le descrizioni vive ed efficaci ed il testo è arricchito da significative illustrazioni.
Massimo Gregori
Il Cap. di Vascello Luciano Nardini Consegna il Marchio originale degli storici Cantieri Rio di Chiudano, nei pressi del Lago d’Iseo, gentilmente offerto dalla Signora Anna Ziliani Scarani che da cinquant’anni lavora con le barche e nel 2012 ha ricevuto The Best Marine Woman of the Year, a Lilla Mariotti, 2° classificato nella sezione Articoli Cultura del Mare per “I fari e la loro evoluzione”, pubblicato sul magazine Saphira News.
Motivazione del Premio:
Chiunque sia andato per mare ha subito il fascino dei fari, la loro luce oltre ad avere il fine di segnalare la presenza della costa e di conseguenza di scogli affioranti ed altri pericoli, hanno una funzione di guida che è sempre stata fondamentale nella navigazione.
Lilla Mariotti racconta nei suoi due articoli in modo preciso i fatti riguardanti alcuni dei fari più famosi, da quelli dell’antichità tipo il Colosso di Rodi o il Faro di Alessandria, a quelli che ancora oggi sono attivi e famosi come i luoghi che segnalano. Da quello di Fastnet in Irlanda alla Lanterna di Genova, al Faro di San Vito lo Capo vicino a Trapani in Sicilia.
Si finisce la lettura con la curiosità di saperne di più, anche perchè l’ingegno degli uomini si è davvero sbizzarrito nella realizzazione di alcuni fari, sembra infatti che Archimede in persona ad esempio abbia inventato un gioco di specchi in virtù del quale il Faro di Alessandria poteva essere visto a più di 30 miglia di distanza e comunque doveva avere anche un bell’aspetto, vista la statua di Zeuss che svettava sulla sua cima.
Grazie a Lilla Mariotti per averci delucidato in merito!
Elisabetta Strickland
L’Ammiraglio Francesco Maria de Biase Com. di Maricapitale consegna la targa originale di immatricolazione dello Stealth, la barca a vela dell’Avv. Gianni Agnelli, prima assoluta nella regata commemorativa per i 150 anni dell’America’s Cup a Cowes nell’Isola di Wight nel 2001, gentilmente messa a disposizione dal nipote Jhon Elkan a Giuliano Da Fré – 1° classificato nella sezione Articoli cultura del mare con “Guano e cannoni” pubblicato sulla rivista RID. Ritira il premio il contrammiraglio Gianni Vignati.
Motivazioni del Premio:
La lettura di questo lungo articolo, che nasce da anni di ricerca approfondita dell’autore, mi ha permesso di conoscere un pezzo di storia di enorme importanza per il Centro e il Sud America, e la fitta rete di relazioni politiche ed economiche tra i dominatori del mondo di allora e le ex-colonie.
Negli anni della Guerra Civile americana (1861-1865) e del ritiro della Francia dal Messico, la Spagna lascia Dominica per puntare su Marocco e Indocina. Madrid, che ha ammodernato la sua flotta, costruendo fregate e corazzate in eccesso, si trova poi con le casse prosciugate e chiede al Perù la restituzione di vecchi debiti. Il leader peruviano, che a suo tempo aveva dichiarato monopolio nazionale lo sfruttamento del guano sulle Isole Chincas, attività che aveva procurato allo stato entrate tali da permettere la costruzione di una flotta moderna, non riconosce questi presunti debiti verso la Spagna, che passa all’attacco.
Da allora e per anni una guerra in mare e per terra con cannoni, bombardamenti e colpi di scena, descritta con attenzione dall’autore nella sua complessità. Disegni, grafici e dipinti completano un saggio che merita di diventare libro.
Ida Castiglioni
Bruno Manfellotto, amico di Carlo, direttore dell’Espresso e navigatore di Gozzo, consegna un pezzo di paratia del serbatoio del ballast inerziale a centro barca di Vento di Sardegna, la barca con la quale Andrea Mura ha vinto nel 2012 la Twostar e la Transat Quebec – Saint Malò e che è in procinto di partire, il 27 maggio per la Ostar, la leggendaria regata atlantica per navigatori in solitario che si svolge ogni quattro anni, a Vittorio Frosi, 2° classificato nella sezione libri Cultura del mare – Narrativa con “il sogno spezzato” edito da Nutrimenti.
Motivazione del Premio:
Analizzando questo libro con un po’ di concretezza e soprattutto tenendo conto del titolo, i protagonisti raccontano in modo realistico la storia di una impresa non riuscita, di un “sogno spezzato”, appunto.
Un figlio e un padre che sfidano gli oceani tra burrasche e sterminate distese d’acqua e poi, dopo duecentotredici giorni di navigazione nel tentativo di giro del mondo senza scalo su una barca di serie, naufragano nel mezzo del Pacifico e vengono salvati da una superpetroliera filippina. Eppure non si ha la sensazione che l’impresa non sia riuscita, la vittoria contro il mare bellicoso dei mitici 40 ruggenti c’è ed è quotidiana, sembra di sentirle le onde alte come palazzi scaraventarsi sulla loro barca, sembra di vederlo il mare color acciaio attraverso gli oblò.
Vittorio e Pietro Fresi tra il 2008 e il 2009 a bordo dell’amata Onitron I hanno seguito la rotta dei clipper e con la forza umana vitale e profonda che può legare solo un padre e un figlio hanno dovuto desistere a causa di un’onda gigantesca nel Pacifico meridionale e il loro salvataggio è un’impresa mozzafiato, raccontata con garbo e passione, la cui riuscita ha sapore di miracolo.
Forse per questo il finale è più avvincente di un arrivo in porto salutati da cori e sirene, c’è nel recupero di Onitron tutta l’imprevedibilità delle cose umane, che per mare è ancora più grande e sorprendente.
Elisabetta Strikland
L’Ammiraglio Claudio Gaudiosi, Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare consegna componenti di armamento (caviglia e bertoccio) originali dell’Amerigo Vespucci, la più bella Nave Scuola del mondo, a Luca Goldoni – 1° classificato nella sezione libri Cultura del mare – Narrativa con “il mare nell’anima” pubblicati da Barbera Editori.
Motivazione del Premio:
Luca Goldoni è un professionista della scrittura che ha un curriculum straordinario. Il suo libro è molto bello, lieve eppure salace. Come sempre Goldoni sa cogliere gli atteggiamenti e le situazioni che tutti vediamo ma che non abbiamo la capacità di razionalizzare, men che meno di mettere su carta. Da Milano Marittima all’Atlantico l’autore ci rapisce con una serie di brevi elzeviri che narrano storie diverse eppure legate tra loro con tanta capacità da far desiderare al lettore di continuare a leggere per vedere come andrà a finire.
Massimo Gregori
Il Cap. di Vascello Antonio Russo, Vice Presidente Ente Circoli, consegna una parte di attrezzatura in carbonio della Classe libera Dimore a 20 anni del record nella Centomiglia del Garda ottenuto da Giorgio Zuccoli in 6 ore e 5 minuti, messo a disposizione dal Circolo Velico Gargnano, a Giancarlo Costa per “ Storia della baleneria” 2° classificato nella sezione libri Cultura del mare – Saggi pubblicato da Mursia
Motivazione del Premio:
“Storia della baleneria” è un bel libro, un saggio completo, approfondito, interessante e pieno di curiosità stimolanti. Spazia dalla storia naturale alla narrazione della caccia alla balena, dai tempi più remoti ad oggi. E’ ricco di illustrazioni preziose e di riferimenti colti. Un saggio che si legge come un romanzo.
Massimo Gregori
Francesco Longanesi Cattani di Prada e Max Sirena di Luna Rossa consegnano il supporto del tangone sull’albero di prua di Luna Rossa la barca di Americas’Cup impegnata nella sua quarta campagna di sfidante, dopo aver vinto la Louis Vuitton Cup nel 2000 ad Auckland, ad Andrea di Robilant 1° classificato nella sezione libri Cultura del mare – saggi, con “Irresistibile Nord” Corbaccio Editore
Motivazione del Premio:
Quando ho ricevuto dalla Segreteria del Premio la classifica dell’edizione 2012, ho avuto un moto di piacevole sorpresa. Dovete sapere che per una forma di etica, per una norma non scritta in nessuna linea guida del Premio, durante il periodo di lettura, di valutazione dei testi, tra noi giurati non si parla , non si commentano i lavori. L’intento è di non essere influenzati.
La composizione della Giuria è apparentemente molto eterogenea, – per quanto molti di noi, pur con origini, provenienze, storie diverse, ma tutti con la stessa passione per il Mare, magari differentemente declinata, ci si conosce “da una vita”, – il giudizio, come in questo caso è spesso molto omogeneo. A conferma di ciò , Irresistibile Nord , che fin dalla prima lettura mi aveva entusiasmato, ma che ritenevo poco “papabile” perché molto particolare, ha convinto anche la maggioranza degli altri giurati.
Non era quindi solo una mia “recente passione” legata per motivi professionali alla navigazione in acque fredde, ma un meritato tributo ad Andrea di Robilant che ha saputo rendere un “saggio storico/geografico” appassionante come e più di un romanzo. Irresistibile Nord è la storia , molto ben scritta, viva, di una ricerca della verità riguardante il viaggio dei fratelli Zen veneziani della fine del XIV secolo.
Nel corso dei secoli il viaggio dei fratelli Zen è stato messo in dubbio, addirittura si è sospettato che il libro, le memorie , fossero un falso clamoroso. Il Saggio è la storia di un viaggio iniziato nella Biblioteca Marciana di Venezia dove Andrea Di Robilant, incuriosito, si mette sulle tracce dei fratelli Zen , confrontando fonti, ma anche compiendo viaggi nel nord del nostro emisfero. E’ infatti soprattutto una ricerca sul campo fatta di contatti con curatori di archivi inglesi, visite a rovine di monasteri, castelli nelle Shetland. Una avventura molto ben raccontata.
Irresistibile Nord è infatti un avvincente racconto sul metodo di indagine, ma anche un ulteriore conferma sull’importanza delle passioni , dei sentimenti che sono da sempre il principale stimolo al sapere. La bibliografia consultata da Di Robilant – che spazia nell’arco di quattro secoli – occupa ben 11 pagine del volume ed è un “pericoloso” invito a voler approfondire ulteriormente Un suggerimento per una piacevole lettura “multimediale” : ho letto Irresistibile Nord seguendo gli spostamenti , le descrizioni su Google Earth : Shetland, Orcadi, Faroer, Groenlandia… . Credetemi : diventa una lettura doppiamente coinvolgente.
Sergio Abrami
Il Vice Presidente della Lega Navale Italiana, Contrammiraglio Piero Vatteroni consegna il bozzello originale del trabaccolo “L’isola d’oro” il più antico attualmente navigante in Adriatico sotto bandiera italiana, restaurato nel 2000.
Il trabaccolo è attualmente utilizzato come imbarcazione scuola, imbarcazione di rappresentanza ma, soprattutto, come memoria storica di un passato marinaro che a cavallo del XIX-XX secolo ha avuto il suo massimo splendore nell’Alto Adriatico, a Ferruccio Parazzoli, 1° classificato nella sezione Libri per ragazzi con “Il tesoro del polpo zoppo” Mursia Editore.
Ritira il premio Giancarlo Costa e legge la lettera di Parazzoli.
Gentile signora Marincovich,
sono molto dispiaciuto di non poter essere presente alla cerimonia di premiazione della quarta edizione del Premio Carlo Marincovich. Ma desidero esprimere a lei e alla Giuria i miei ringraziamenti, oltre che al mio compiacimento, per l’assegnazione del premio, riservato alla letteratura per ragazzi, al mio libro “Il tesoro del Polpo Zoppo” edito dall’Editore Mursia. Un premio giornalistico-letterario di così particolare impostazione come il Carlo Marincovich è per me, dopo una lunga carriera di scrittore, una gradevole e inaspettata esperienza quale autore di un libro nato come narrazione serale ai miei otto nipotini durante uno dei soggiorni estivi sul nostro incantevole mare ligure.
Con molti auguri e rinnovati ringraziamenti
Ferruccio Parazzoli
Motivazione del Premio:
Una storia avvincente e appassionante che ne contiene tante altre, fino a svelare un segreto ancora celato ai giorni nostri.
Un nonno che racconta una storia di vascelli fantasma, di pirati alla ricerca di tesori, di streghe e pescatori. Il libro è in concorso nella sezione per ragazzi, ma non stonerebbe nella sezione “narrativa”. Il racconto è poetico ed incalzante, la storia ben costruita, il finale non scontato. Davvero un bel libro.Alberto Cavanna
L’Ambasciatore Maurizio Melani, consegna la giacca originale della divisa del Team Luna Rossa offerta da Francesco De Angelis a Cristiano Pellegrini per il libro “quella notte al giglio”, il Premio speciale alla solidarietà in mare. Il libro racconta la reazione immediata degli 800 abitanti del Giglio a cominciare dal suo sindaco Sergio Ortelli all’improvvisa emergenza . Un piccolo instant book ricco di generosità, di accoglienza e di spirito organizzativo.
Testimonianza del Vigile del fuoco reparto sommozzatori Andrea Amici
Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo consegna il quadro realizzato da Piergiorgio Baroldi, socio del Reale Società Canottieri Bucintoro 1882 che con entusiasmo ha aderito al Premio Marincovich con una sua particolare opera d’arte, a Donatella Bianchi, per “Le 100 perle del mare italiano” Rai Eri/Rizzoli editore
Motivazioni del Premio:
Dalla sua esperienza di “giramondo” per spiagge, scogliere e borghi della nostra bella penisola, Donatella Bianchi è riuscita a tradurre in parole le splendide immagini girate per Linea blù, la trasmissione televisiva tanto amata da Carlo.
Il sabato pomeriggio, quando eravamo a Roma, io andavo solitamente dal parrucchiere e lasciavo Carlo davanti alla TV a godersi il suo mare… E se rimanevo a casa, guai interromperlo con futili domande. La concentrazione era massima. Solo per questo motivo, Donatella meriterebbe 100 premi, tanti quanti le sue 100 Perle. Ogni perla, scelta con cura, è un compendio di storia, cultura e indicazioni utili. Un atto d’amore nei confronti del nostro mare più bello.
Unico appunto? Manca una perla della costa abruzzese e forse questo a Carlo sarebbe dispiaciuto perché lui, a quella costa, in quel mare dove da ragazzino aveva cominciato ad andare a vela, era proprio affezionato.
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