
MOTIVAZIONE
Diciamo subito che il calcio non c’entra: le acciughe si riuniscono in branchi di decine di migliaia e formano false figure in movimento che mutano in continuazione: un momento pallone, poi mostro marino, poi nuvola… Tipico caso nel quale l’unione fa la forza, spaventa e disorienta il predatore e sacrificando alcuni individui permette la salvezza di molti. Credo che il titolo della canzone di Fabrizio de André “Le acciughe fanno il pallone” non sia estraneo all’ispirazione per questo testo che è arricchito dalle delicate e poetiche illustrazioni di Elisa Codutti. “Perché le acciughe fanno il pallone” non cede mai al birignao del linguaggio falsamente infantile e senza pretese scientifiche svela ai più piccoli qualche segreto del mare. Un libro scritto per i bambini che affascina anche chi, almeno per l’anagrafe, bambino non è più ma continua a osservare il mare, sopra e sotto la superficie, con la stessa continua sorpresa dell’età dell’innocenza.
Max Gregori