BIOGRAFIA AUTORI

Edoardo De Angelis, nato a Roma nel dicembre del 1945, ha conseguito il Diploma di maturità presso il Liceo Classico Torquato Tasso, e ha seguito per alcuni anni il Corso di Laurea in Lettere Moderne (Etnologia) presso l’Università La Sapienza, rivolgendo poi la sua attenzione e il suo tempo alle attività che avrebbero lo condotto alla professione di autore, cantante, produttore, organizzatore di eventi musicali e culturali.

Sandro Veronesi è nato a Firenze il 1° aprile del 1959, ma ora vive a Roma con i due (dei cinque) figli e la moglie. Nel 1985 si è laureato in architettura con una tesi su Victor Hugo, poi ha iniziato a coltivare la sua passione: la scrittura. E il romanzo d’esordio, Per dove parte questo treno allegro, è stato pubblicato nel 1988. A questo sono seguiti Gli sfiorati e Venite, venite, B52.

E’ autore di quattro libri giornalistici e tra il 1997 e il 1998 ha collaborato con Rai 3. È stato anche autore e conduttore del programma Magazzini Einstein e poi insieme a Domenico Procacci ha fondato la casa editrice Fandango Libri. Nel 2000, invece, ha pubblicato La forza del passato, vincitore del premio Campiello e del Premio Viareggio e da quel romanzo, tradotto in 15 lingue, è stato tratto il film di Piergiorgio Gay. Nel 2006 ha vinto il premio strega con il romanzo Caos Calmo e nel 2019 ha dato vita a Il Colibrì. Dopo Paolo Volponi, possiamo dire che Veronesi è il secondo autore ad aver vinto due volte il Premio Strega. Con Caos Calmo e con Colibrì.


MOTIVAZIONE

“Naufraghi Rina mia. Uomini vinti che nuotavano a fatica e puntavano tutte le loro forze residue sul nero sommergibile… Quegli uomini ora non avevano più nulla. Avevano solo un corpo, sempre più pesante, sempre più vicino alla fine, un corpo ancora caldo che l’acqua gelata avrebbe assiderato in pochi minuti… Che facciamo Comandante? Che facciamo? Siamo in guerra, si però siamo anche in mare. E siamo uomini. Tirateli su.”

Edoardo De Angelis e Sandro Veronesi, con il libro Comandante, ripercorrono la vicenda dell’affondamento del mercantile belga Kabalo, avvenuto nella notte tra il 15 e 16 ottobre del 1940 in Atlantico, da parte del Sommergibile italiano Alfredo Cappellini al Comando di Salvatore Todaro e del salvataggio dei suoi naufraghi.

Ventisei persone vengono tratte in salvo e portate all’isola di Santa Maria nell’Arcipelago delle Azzorre distante 700 miglia dal luogo dell’evento. Una pagina di Storia vera, commovente, delicata che mette al centro la figura straordinaria di un uomo, Salvatore Todaro, di un “guerriero” di grande spessore etico e morale che per questo rappresenta, ancora oggi, uno dei grandi riferimenti per gli uomini e le donne della M.M. La Storia, quasi del tutto sconosciuta al grande pubblico, e per questo è doveroso dire veramente grazie a Sandro Veronesi e Edoardo De Angelis, ci insegna che l’Uomo, se vuole, può mantenere un animo nobile anche nel mezzo di scenari terribili come quello della guerra che ti chiede la distruzione del nemico.

Comandante è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, bellissimo certamente per i contenuti che diffonde ma anche per l’originalità dell’impostazione. La storia è, infatti, narrata, dai singoli personaggi che, seppure impieghino spesso forme dialettali non sempre conosciute agli altri membri dell’equipaggio danno vita ad un’emozionante coralità che affonda le proprie radici in quella “scatola dove ogni centimetro di spazio, ogni desiderio, ogni sentimento e paura viene condiviso, come in un’unica famiglia.

Roberto Camerini